…ma proprio non mi va giù.
Ieri sera sento al Tiggì: “Topo Gigio testimonial per la nuova campagna del governo contro l’influenza A, costo 2,5 milioni di euro.”
“Oh!” – mi dico – “sentiamo cosa ci dice Topo Gigio!”
Topo Gigio ci dice che, per evitare il contagio dell’influenza A bisogna:
1) lavarsi spesso e bene le mani non solo con l’acqua, ma anche con il sapone;
2) coprirsi il naso e la bocca con un fazzoletto se si starnutisce; e buttare il fazzoletto nella spazzatura;
3) se ci si dimentica di lavare le mani, non toccare occhi, naso o bocca;
4) cambiare spesso l’aria in casa;
5) in caso di febbre, tosse o raffreddore, restare a casa e chiamare il medico di famiglia.
Siamo a posto. In una botte di ferro, come si dice.
Una domanda mi sorge spontanea dal fondo del cuore: “Ma ci state prendendo tutti per il sedere?”
Bisogna spendere DUE MILIONI E MEZZO DI EURO, che non sono noccioline, per dirci di lavarci le mani, di cambiare l’aria in casa e di non sputazzarci in faccia a vicenda sternutendo?
E dovrei credere a chi mi dice che il vaccino è davvero necessario?
Non è che – magari – è necessario per riempire ancora di più le tasche alle industrie farmaceutiche?
Scusate, non c’entra con la fotografia, ma proprio non mi va di essere trattato come un cretino.
A mie spese, per di più.
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